Lo spazio, oltre ad essere una struttura architettonica, è luogo di vita, d’incontro, di affetti, che accoglie al suo interno relazioni tra persone ed interazione tra oggetti.
Il gioco è l’attività attraverso la quale il bambino esprime il bisogno di crescere e il desiderio di conoscere. come veniva detto negli Orientamenti del 1991: “Questa attività [il gioco] si presenta quindi come un potente strumento per lo sviluppo, che rende possibile l’accettazione dei limiti posti ai bisogni ed ai desideri, l’acquisizione delle prime regole sociali e morali, l’espressione di sentimenti positivi e negativi, la regolazione delle emozioni attraverso lo scambio verbale e il rapporto con gli altri.”
Altrettanto importante diventa quindi il gioco inteso come esperienza libera dei bambini, all’interno della scuola, ma anche all’esterno ogni qualvolta sia possibile.
Il gioco libero non è un’attività riempitiva o ricreativa: è un fondamentale elemento di autonomia e di crescita psicologica, sociale ed affettiva del bambino; nell’organizzazione della giornata scolastica sono quindi previsti più momenti di gioco libero, durante i quali le insegnanti e le educatrici svolgono sicuramente una funzione di attenta sorveglianza, ma al contempo sono osservatrici privilegiate e consapevoli di quanto ogni bambino va vivendo.